L’Associazione culturale “Quelli della Radio” ha scelto la Torre civica di Pomezia per allestire dal 17 al 24 Marzo 2013 una mostra storica didattica dal titolo “Le Telecomunicazioni: il nostro passato, il nostro futuro” proprio per tracciare la continuità storica del più importante mezzo di comunicazione che utilizziamo.
Tramite l’esposizione di circa 40 apparecchi radio, ampiamente documentati sia dal punto di vista storico che tecnico, scopriamo il periodo temporale che va dagli anni ‘30 ad oggi; l’aspetto didattico, indirizzato principalmente alle scuole, sarà curato con filmati sulla storia delle telecomunicazioni e con semplici esperimenti come la generazione di corrente mediante elementi naturali e le riproduzioni funzionanti delle prime apparecchiature marconiane.
Oggi rispondere allo squillo del telefonino che portiamo in tasca, è diventato un gesto abituale.
I nostri giovani hanno inventato un nuovo vocabolario per mandare piccoli messaggi di testo, possiamo addirittura effettuare delle videochiamate, il nostro cellulare ci guida tramite la funzione di navigatore in qualsiasi posto vogliamo andare e se vogliamo ascoltare la radio lo facciamo sempre tramite questo terminale: e domani? Ma quanti di noi si soffermano un attimo a pensare da dove proviene questa tecnologia ormai così familiare?
Non più di un secolo fa eravamo ai primordi, infatti, tramite l’invenzione della Radio da parte del grande scienziato italiano Gulielmo Marconi si potevano soltanto inviare messaggi telegrafici in codice Morse tra due punti prestabiliti; in cento anni soltanto, la tecnologia ha avuto un crescendo esponenziale passando dalla radiotelegrafia alla radiofonia con le prime trasmissioni in broadcast effettuate da radio di stato, alla Televisione, alle radio private in FM ed alla radiotelefonia così come oggi la conosciamo.
Forse non molti sanno che in località Santa Palomba, vicino Pomezia, fu realizzata all’inizio degli anni ’30 una delle più potenti stazioni radio che per circa 70 anni ha diffuso il programma di Radio RAI1 in Onde Medie ascoltabile praticamente in tutta Italia e oltre, per essere poi messa in disuso circa 8 anni fa.
La torre civica è stata scelta perché con la sua mole ricorda quella di un’antenna trasmittente e perché è coetanea (anche se ricostruita dopo i bombardamenti della 2° guerra mondiale) dello sviluppo della radio.
Lo scopo della nostra associazione è quello di suscitare nelle persone più anziane l’emozione del ricordo di, quando da giovani erano attenti ai suoni provenienti da una cuffia o da un altoparlante più o meno disturbato magari per sentire le ultime notizie della guerra in corso o la telecronaca di una partita di calcio e nei giovani la curiosità di scoprire le origini di quella scatoletta con la quale possono essere in contatto con chiunque in qualsiasi momento.