GUGLIELMO MARCONI L’UOMO, LO SCIENZIATO, IL MITO

GUGLIELMO MARCONI
L’UOMO, LO SCIENZIATO, IL MITO
CRONOLOGIA DELLA VITA DI GUGLIELMO MARCONI
DEDICATA ALLA RADIO
A CURA DELL’ASSOCIAZIONE “QUELLI DELLA RADIO – APS”

 

PREFAZIONE
L’associazione di Promozione Sociale “Quelli della Radio – APS” ( www.quellidellaradio.it ) di Aprilia (LT) ad oggi conta 34 soci di cui quattro donne, una con nominativo radioamatoriale IU0DZH, che in una associazione del nostro tipo sono veramente tante, opera sul territorio in un ambito storico/didattico riferito al mondo della radio e delle telecomunicazioni.
Nella nostra decennale attività abbiamo allestito numerose mostre di radio d’epoca e laboratori didattici sulla radio con esperimenti interattivi da fare insieme ai visitatori e in aggiunta, in occasioni di grandi eventi attivazioni di stazioni radioamatoriali con nominativi speciali.
Queste manifestazioni sono state tenute presso vari istituti scolastici di ogni ordine e grado e prestigiose località del Lazio e dell’Abruzzo.
In collaborazione con il Museo “Piana delle Orme” di Borgo Faiti (LT) ( www.pianadelleorme.com ) gestiamo il Museo della Radio con annesso il Laboratorio didattico delle Telecomunicazioni in presenza di visite guidate di scolaresche e degli altri visitatori del Museo di ogni età. Inoltre produciamo sunti didattici su qualsiasi tipo di supporto multimediale di cui il presente è un esempio.
Negli anni sono stati scritti tanti libri su Marconi, c’era quindi bisogno di scriverne un altro che non riporta niente di nuovo sull’argomento? Visto però che i libri in circolazione hanno tutti un loro punto di vista ho reputato opportuno scrivere questa cronologia in maniera più omogenea riguardo sia all’invenzione della Radio sia alla vita privata del suo inventore, cioè dell’Uomo Marconi. Tengo quindi subito a precisare che quanto scritto in quest’opuscolo sono dichiarazioni e racconti di chi ha vissuto e/o lavorato con Marconi, io ho soltanto riportato queste testimonianze scegliendo di volta in volta l’autore che meglio ha descritto il singolo evento o integrando lo stesso con gli scritti di altri autori e amalgamando il tutto.
Oggi tutti noi ascoltiamo alla radio le musiche che più ci piacciono o le notizie che ci interessano; guardiamo alla televisione (a colori e con schermo piatto), programmi dei generi più vari potendoli scegliere tra centinaia di canali, utilizziamo per lavoro e per svago il telefonino che abbiamo in tasca con il quale possiamo fare addirittura videochiamate o mandare messaggi sia scritti che vocali; quanta strada è stata fatta dal primo messaggio inviato nell’etere da Marconi e in quanto breve tempo, infatti, sono passati soltanto 120 anni circa da allora!
Io sono nato nel 1950 e alla radio si potevano ascoltare soltanto tre canali RAI e la Radiovaticana oltre a Radio Montecarlo, poi negli anni ’70 c’è stato il boom delle radio private in FM, poi l’avvento dell’RDS fino ad arrivare a oggi con il DRM, il DAB e quindi la radio “Digitale” perchè quella precedente era “Analogica”.
A sette anni di età ho potuto vedere il primo televisore in Bianco e Nero con un solo canale: la Rai (non RAI 1 ma la RAI) perché il televisore era presente nella trattoria acquistata da mio padre. Dopo qualche anno è arrivato il 2° Canale RAI e dopo ancora è arrivato il televisore a colori e c’è stato poi l’avvento delle televisioni commerciali, prima poche, che si ricevevano con antenne particolari, e poi sempre di più fino ad arrivare a quella che oggi è la TV Digitale.
Il telefono era rigorosamente a filo e c’era anche il “Duplex” un sistema per risparmiare sul canone di abbonamento. Poi è arrivata la Filodiffusione, che viaggiava appunto sui fili del telefono, e tramite un particolare ricevitore si potevano ascoltare 6 canali di musica e notizie con una buona qualità. Negli anni ’70 sono arrivati i “Cordless” cioè dei telefoni senza filo, la cui base era comunque collegata alla linea telefonica, che permettevano delle telefonate senza fili ma nel raggio di qualche decina di metri. C’è stato chi tentava di modificarli per potenziarne la portata ma comunque difficilmente si riusciva a superare qualche centinaio di metri e comunque era vietato dalla legge. A metà degli anni ’60 in Italia abbiamo anche assistito al boom della “Banda Cittadina “o “Citizen Band”. Alcuni amatori, utilizzando dei piccoli ricetrasmettitori parlavano con i propri corrispondenti locali, normalmente nell’ambito di una città data la modesta potenza degli apparecchi, e c’erano poi i Radioamatori, che, per diventare tali dovevano sostenere un esame presso il Ministero delle Comunicazioni che consisteva in una prova di ricetrasmissione Morse e in un esame di radiotecnica e di procedure, superati questi, era loro assegnato un nominativo ministeriale, una licenza e una patente di Operatore di Stazione Radio, con la quale potevano, tramite le apparecchiature e le antenne da loro stessi costruite, parlare con tutto il mondo dato anche le significative potenze in gioco e, ovviamente, propagazione permettendo. Con l’avvento del telefonino i CB sono quasi spariti , ma i radioamatori no. Oggi leggendo queste righe i più anziani avranno un sorriso nel ricordare quei tempi e i più giovani magari saranno increduli, ma quanti di loro si chiedono da dove viene quel telefonino che hanno in tasca?
E ora iniziamo a leggere.
Si è pensato che per rendere più fruibile il racconto della vita di Marconi sia meglio conoscere prima i personaggi che poi a mano a mano sono citati, con delle brevi presentazioni degli stessi, così per i termini tecnici menzionati di cui è riportata una loro breve spiegazione.
Inoltre, alla fine di ogni capoverso della cronologia si troverà la sigla dello scrittore da cui è stata presa la notizia e per ultimo l’elenco della bibliografia consultata.

 

CRONOLOGIA MARCONIANA – QDR