Primo ricevitore di Marconi – Costruzione di Luciano Di Marco IØDML

I primi chiari successi nella trasmissione telegrafica senza fili Marconi li ebbe nella primavera-estate del 1895, ma di queste prime apparecchiature non si hanno né immagini né altre informazioni. La richiesta di brevetto fu inoltrata a Londra il 2 giugno 1896. La descrizione delle apparecchiature impiegate Marconi la fornisce molto più tardi nella sua prima conferenza ufficiale presso la IEE a Londra il 2 marzo 1899, in questa occasione descrive il funzionamento delle apparecchiature e fornisce anche la foto seguente.

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Volendo fare una replica del primo ricevitore usato da Marconi ho cercato via internet se qualche museo istituzione o privato ne avesse un originale o almeno qualche sua foto.

Di originali non esiste più nulla, anche perché Marconi mentre costruiva i suoi apparecchi non pensava ai desideri dei posteri di ammirare le apparecchiature che gli avrebbero in seguito valso il premio Nobel, lui stesso smontava sostituiva parti e riciclava pezzi secondo le necessità del momento, si aggiungano le vicissitudini della sua casa dopo la Seconda Guerra Mondiale per cui non esiste nessun apparecchio scientifico o parte di esso che sia arrivato sino a noi.

Le uniche fonti sono le conferenze tenute da Marconi e le repliche che qualche tenace artigiano, con ricerche certosine ed infinita passione, é riuscito a realizzare (es. Maurizio Bigazzi).

Naturalmente la replica oltre a corrispondere alle immagini originali deve essere riprodotta con materiali che erano disponibili all’epoca e deve funzionare nello stesso modo dell’apparecchio originale escludendo qualsiasi artificio che ne alteri le prestazioni.

Per quanto riguarda i materiali non sono riuscito a reperire il filo di rame degli avvolgimenti isolato in seta ma ho adoperato il comune filo di rame smaltato, le resistenze spegni scintilla antidinduttive avvolte sui rocchetti di legno sono state sostituite da moderne resistenze ad impasto, la scatola di legno al momento è in multistrato.

RICEVITORE MARCONI 2Come si vede nella foto originale di Marconi la struttura del decoesore è molto difficile da comprendere, per cui per la sua replica mi sono rifatto al decoesore del primo ricevitore prodotto dalla soc. “Marconi” come da foto qui accanto riportata. Dopo averlo riprodotto ho trovato delle foto di repliche del primo ricevitore ed ho notato le differenze, ma ormai lo avevo fatto e non mi andava di apportare le modifiche relative.

Lo schema di seguito riportato é quello fornito da Marconi stesso nella conferenza sopra citata

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La costruzione é iniziata dal relé telegrafico che Marconi all’epoca ha acquistato essendo in commercio, ma che ora é irreperibile e di cui si trovano solo delle immagini dell’esterno. Questo relé é del tipo polarizzato capace di muoversi con correnti di uno o due milliamper per far si che nel coesore la corrente sia molto bassa facilitando la decoesione dello stesso. Nella figura seguente accanto si vede la parte interna. Nella figura successiva é mostrato il relè completo.

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La costruzione del decoesore é stata molto più lunga per i numerosi elementi di cui é composta , le immagini che seguono lo mostrano da due angolazioni.

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RICEVITORE MARCONI 6Esso funziona come un campanello elettrico di vecchia concezione, le scintille che si generano azionando il martelletto a volte disturbano la ricezione, perché il sistema impiegato per il loro spegnimento consiste solo in due resistenze da mille ohm.

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Questo primo apparecchio di Marconi, senza nessuna sintonia, serve solo per dimostrare la possibilità di trasmettere e ricevere a distanza dei segnali telegrafici. Certamente non bisogna sorprendersi se l’affidabilità di funzionamento di questo primo apparecchio non soddisfa le esigenze di comunicazione, ma lascia intravedere che con una successiva più razionale costruzione e qualche miglioramento le trasmissioni senza fili saranno presto una realtà.